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Faccio un gran parlare dei miei Pattern per tessuto e carta, utilizzando questo termine inglese da addetta ai lavori, senza chiedermi quanto sia effettivamente comprensibile e familiare. Questa puntata di #artistantecolore vuole rimediare alla mia pecca, spiegando di cosa si tratta.

Surface e Pattern Design

Esiste un ambito, a metà tra arte e tecnica, chiamato surface design.

Prendete un tessuto, ad esempio quello di una tovaglia da tavola o di un cuscino da sofà. Il risultato visivo della superficie decorata è dato da due interventi diversi e complementari, ossia: 1. La trama del tessuto e le eventuali lavorazioni su di esso (rilievi, ricami, cuciture) 2. Il disegno stampato.

Entrambi, sono il risultato della creatività di un Surface Designer.

Che differenza c’è tra Fantasia e Pattern?

Il disegno, detto anche “fantasia”, è il Pattern.

Perché allora non lo chiamo disegno?

Perché il Pattern è caratterizzato da due qualità che non tutti i disegni hanno. Quindi il Pattern è un tipo di disegno, ma non tutti i disegni sono Pattern.

1 Ripetizione

Un pattern è ripetibile in continuo. La parola stessa, Pattern, significa “modello”, ma potremmo più efficacemente tradurlo con “modulo”. Il concetto è facilmente comprensibile se guardiamo alle tecniche di stampa su tessuto dette Block Printing, in cui il disegno (il modulo), inciso su un blocco di legno o altro materiale, viene ripetuto sul tessuto, “timbrandolo” a distanze regolari, fino a decorare la superficie uniformemente. In molti casi, a lavoro ultimato, un occhio inesperto non saprebbe neppure individuare il confine modulare.

2. Destinazione

Un pattern ha una destinazione d’uso che è differente dal media sul quale è stato creato. Tornando all’esempio del blocco, il pattern viene creato incidendo il legno, ma il suo scopo non è decorare il legno, infatti è destinato a decorare i tessuti.

Pattern Artistante “Persiana Muschio”  2018

Pattern Artistante “Sottobosco Blu”  2017

Pattern Artistante “Rosso Indiano” 2018
Vedilo su cotone e seta

C’è poi una terza caratteristica, che è più o meno importante tenere presente, a seconda della destinazione finale del pattern: difficilmente un pattern viene creato per essere ammirato nella sua interezza. La composizione è meno importante della ripetizione e dell’effetto finale dato dai giochi geometrici o di colore su una superficie, adattata ad un oggetto tridimensionale, come accade per i tessuti destinati all’abbigliamento.

Pattern Artistante “Etna” 2020

Pattern Artistante “Città Bianca” 2018

Pattern Artistante “Manaus” 2017
Vedilo su cotone e seta

Come si può immaginare, il pattern design ha avuto il suo massimo sviluppo nell’era industriale, ma non è nato nel XIX secolo.

Il pattern design, in verità, è fra le arti più antiche del mondo. Forse, i primi moduli ripetibili sono state le mani dell’uomo, usate per modificare le pareti delle caverne in cui vivevano i nostri antenati.

Dopo di che, tecniche a stencil o a blocco/timbro sono state via via utilizzate e perfezionate nelle diverse civiltà antiche, fino al medioevo e all’epoca moderna.
Certamente, è con la stampa a rullo che il pattern design trova finalmente il mezzo espressivo ideale per poter esprimere le sue potenzialità.

Il pattern design per la stampa continua

Il disegno di un pattern stampabile a rullo in continuo è un’operazione che può essere semplice o estremamente complessa, a seconda del tipo di disegno. Di sicuro, richiede un certo rigore geometrico, affinché, ripetendosi, il moduli combacino sempre alla perfezione.

Uno dei giganti di quest’arte, inventore di alcuni dei più complessi ed equilibrati intrecci modulari, è senza dubbio l’inglese William Morris (1834-1896). Non voglio dilungarmi su di lui, perché merita senza dubbio un approfondimento a parte interamente dedicato al suo lavoro, ma voglio mostrarvi cosa intendo, quando parlo di rigore geometrico e complessità della composizione, quindi eccovi alcune immagini dei suoi capolavori.

Sicuramente, essendo fra i miei favoriti, tornerò sull’argomento, prendendo in considerazione periodi e luoghi diversi (ogni epoca e ogni regione è caratterizzata dai suoi pattern), ma per adesso mi fermo qui.

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