Non è come viaggiare, è vero, ma concedersi un tour virtuale è una valida alternativa all’immobilità di questo momento storico. State a casa e venite con me: oggi, per #artistantecolore, vistiamo Frida Kalho nella sua Casa Azul.
Chi era Frida Kalho
Non che Frida Kalho abbia bisogno di presentazioni, ma forse non tutti conoscono alcuni dettagli della tua biografia, quindi mi permetto un brevissimo riassunto.
Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón era il suo nome completo. Nacque da genitori ebrei tedeschi emigrati dall’Ungheria a Città del Messico, il 6 luglio del 1907, ma lei preferiva dire di essere nata nel 1910, con la rivoluzione e con il nuovo Messico.
Da piccola si ammalò di poliomielite e rimase storpia. Il suo corpo, già gravemente debilitato, venne martoriato da un incidente che la coinvolse quando aveva solo 18 anni: un tram investì l’autobus sul quale viaggiava e lei si ritrovò stritolata dalle lamiere.
Tutta la sua vita venne segnata da questo incidente, sia perché i dolori non le diedero mai tregua (dovette anche sottoporsi ad un numero spropositato di interventi chirurgici), sia perché fu l’immobilità forzata del primo anno di convalescenza a spingerla a dipingere. Suo padre, fotografo e pittore, teneva in casa dei colori ad olio, coni quali Frida cominciò a dedicarsi a piccole opere e autoritratti, che eseguiva grazie ad uno specchio che la madre le aveva montato sul letto.
Nonostante le enormi difficoltà fisiche, Frida fu molto attiva: nell’arte, nell’insegnamento, nella politica, nell’amore. Moglie di Diego Riveira, che sposò nel 1929 nonostante la differenza di età (lei aveva 22 anni, lui 43), fu il fulcro della scena culturale messicana fino agli ultimi giorni della sua breve vita. Si spense a 47 ani a causa di una polmonite, nella sua Casa Azul.
La Casa Azul di Frida Kalho
Frida eredita la sua casa dal padre, che aveva iniziato a costruirla prima della sua nascita, nel 1904, con un patio interno che ospitava, e ospita ancora, un lussureggiante giardino. A causa dell’immobilità sui fu costretta, prima per la Poliomielite, poi a causa dell’incidente, Frida vive la sua casa in modo molto particolare, come paradiso e, allo stesso tempo, come prigione. Infatti lascia la casa natale appena è in grado di farlo, ma vi torna a 40 anni e la trasforma a sua immagine. Particolare cura mette nelle decorazioni della cucina, che Frida interpreta come cuore pulsante della casa e focolare che si alimenta del suo amore travagliato per Diego Riveira.
Il giallo e il blu, che sono colori opposti, dominano tutta la casa, sia all’esterno che all’interno. Mentre il giallo prevale all’interno, il blu è il colore predominante per l’esterno. In questo modo, sembra quasi che la luce provenga dall’interno della casa.
Come fare il tour della Casa Blu di Frida Kalho
Ci sono due modi per fare il tour della casa. Il primo è affidarvi a Google, che ha curato, in partnership con il Museo Frida Kalho il tour virtuale:
Io però preferisco accedere direttamente dalla pagina del museo, perché mi sembra che la navigazione sia più fluida e poi perché visitare direttamente il sito aumenta il loro numero di visitatori e questo è un modo, in un certo senso, di pagare il biglietto.
Tour virtuale Museo Frida Kahlo
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