Ritorno sul Blu per un viaggio in medioriente, nel cuore dell’Anatolia. Per #artistantecolore vi parlerò di un sorprendente Oltremare, pervasivo e perfetto, come solo Giotto sapé creare, tre secoli più tardi, ad Assisi.
Ho parlato in un altro post del cobalto di Chartres e di come dal XII sec in poi il blu divenne il colore favorito in tutto l’occidente, ma non posso tralasciare di fare un passo indietro, fino al X sec, per parlarvi del blu oltremare di Cappadocia.
Blu oltremare, Lapislazzuli in Cappadocia
Scopriamo così che, ben tre secoli prima del capolavoro di Giotto ad Assisi, il blu veniva usato nella sua forma più nobile, quella estratta dai lapislazzuli, per la realizzazione di una basilica che non ha eguali nella storia dell’arte cristiana. Parlo della Chiesa Nuova di Tokali (Tokali Kilisi, chiesa della Fibbia, probabilmente da un ornamento in bassorilievo sull’arcata di una navata), datata 950-960 dC e facente parte del monumentale complesso rupestre di Göreme, in Cappadocia.
Il blu di azzurrite, applicato su fondo nero, della chiesa Karanlink.
Il blu oltremare di lapislazzuli, nella Nuova Tokali.
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