
Chi era Josep Baqué
Credo che, finché fu in vita, Josep Baqué non si definì mai un artista. Nato a Barcellona nel 1895, fu magazziniere, aiutatane cuoco, e intagliatore in giro per l’Europa, per poi finire, grazie ad uno zio, nella polizia municipale della sua città, lavoro che svolse fino alla sua morte, nel 1967. Da giovane era considerato un piantagrane e da adulto una persona riservata e schiva. Non si è mai sposato e ha vissuto la sua vita con discrezione e in un’apparente normalità.
Allora perché ne stiamo parlando? Perché, mentre su questo pianeta la sua vita scorreva nella più ovattata banalità, in un altro luogo, Baqué stava creando un mondo alternativo. Come ogni bravo demiurgo, aveva un piano preciso: creare un catalogo mostruoso.

Il catalogo dei 1500 mostri
Baqué ci ha lasciato 454 tavole divise in rigide griglie, per un totale di 1500 mostri, catalogati da lui stesso in nove differenti categorie e raccolti in una cartella di cartone che lui stesso aveva realizzato. Sotto ad ogni mostro, ci sono due righe a matita che dovevano essere dedicate ad una didascalia, che però non scrisse mai.
Le sue creature sono tutte diverse. Le prime sono più riconoscibili, riconducibili ad animali reali, ma con gli anni i suoi disegni si fecero sempre più fantasiosi e l’uso dei colori divenne più raffinato.
Che dite, a Baqué sarebbe piaciuto il progetto degli esercizi cavernicoli? Facciamoci insegnare da un maestro come si libera la fantasia!

RISORSE ONLINE
Godetevi molte delle tavole disponibili online sul sito ADER, da cui ho tratto le immagini di questo articolo.
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