Gli ex libris stampati su foglio e poi inclusi nel libro sono tipici dell’area germanica, dove la stampa e la xilografia erano diffuse e all’avanguardia. In Italia era più frequente il timbro, sia ad inchiostro che a secco, con cui si marcavano le pagine, o anche il cuoio della copertina.
L’elaborazione di ex libris fiorì nelle biblioteche private. Le influenze figurative delle nuove scuole d’arte si sostituirono all’araldica, e l’ex libris passò a identificare una persona, il collezionista proprietario, più che il casato di appartenenza.
La gara a chi si faceva realizzare l’ex libris più interessante ed elegante produsse delle vere opere d’arte in miniatura. Nel XVIII, in Italia, imperversava la moda di includere il nome o il motto del committente in scene elaborate come dipinti.
L’Ex Libris, comunque, rimaneva in qualche modo intrecciato con l’araldica: per quanto l’utilizzo fosse privato e quasi sempre comparisse il nome proprio del proprietario, difficilmente mancava un riferimento preciso alla casata, alla famiglia o alla corporazione di appartenenza.
Il legame era tale per cui, ad ogni rivoluzione politica, l’Ex Libris subiva gli stessi scossoni cui era soggetta l’araldica.
In epoca di Restaurazione, per esempio, le casate “rinfrescarono” gli stemmi di uso privato, anche quelli usati per ornare i palazzi, i cancelli, le vesti e, in ultimo, i libri.
In ultimo, perché, per un certo periodo, l’Ex Libris sembrò divenne raro e, in Italia, venne praticamente dimenticato.
Continuava, invece, ad evere fortuna all’estero: per averne un’idea, si dovrebbe avere la fortuna di poter scorrere l’edizione nataliza del 1898 della prestigiosa rivista inglese di arti decorative, The Studio, che volle raccogliere i più interessati Ex Libris dal punto di vista artistico e sibolico, sia fra quelli inglese, che fra i francesi e i tedeschi, fino a quelli degli Stati Uniti d’America.
Noi questa fortuna non l’abbiamo, ma per averne un’idea possiamo dare un’occhiata a questa carrellata, tratta da un sito molto interessante per gli appassionati del genere,
The Bookplate Society.