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Il Nero assoluto è una chimera per gli artisti. Quando si dipinge una superficie di nero, il massimo cui si possa aspirare è un grigio molto scuro o un nero riflettente. Per questo, il dibattito sui diritti del Vantablack attira l’attenzione di molti. 

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

Cos’è il Vantablack

Trovate in questo articolo la storia del Vantablack, qui mi limito a spiegare che si tratta di una vernice nera ricavata grazie ad una microstruttura di nanotubi di carbonio, in grado di assorbire la luce quasi al 100%.  Anish Kapoor, architetto e artista britannico, ne ha acquisito i diritti per l’uso esclusivo in campo artistico.

L’alternativa al Nero Assoluto: il BLK3.0

Questa rivelazione mi dava da pensare. Mi chiedevo: è mai possibile che Anish Kapoor abbia fatto una mossa così maleducata, come quella di accaparrarsi in esclusiva l’uso del primo materiale capace di assorbire il 99% della luce visibile? Sì, lo ha fatto e, fra le altre cose, ci ha dipinto delle buche.

Quindi la seconda domanda era: è mai possibile che nessuno, nella comunità internazionale di artisti, se la sia presa a male? E no, in effetti non era possibile: noi artisti siamo piuttosto permalosi e intimamente anarchici.

Mia sorella, curiosa quanto me,  @gabi_vagnoli ha svolto una rapida ricerca, trovando alcune alternative interessanti, tra cui il BLK3.0, un progetto finanziato su Kickstarter in sole 38 ore che si è riproposto di produrre una vernice acrilica nera, che più nera non si può, per immetterla nel mercato.

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE
Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

Le condizioni sono abbordabili: si acquista in uno store in UK e la spedizione è assicurata in tutto il mondo, disponibile per tutti e subito. Anzi, non proprio per tutti: per il mondo intero, tranne che per Kapoor. Lo hanno scritto nelle specifiche del prodotto.

Potevo resistere? No, ho accettato la sfida!

Per la relativamente contenuta cifra di 60 pounds, spedizione DHL inclusa, ho acquistato due flaconi.

Questo è un gioco cui non potevo non partecipare, intanto perché sono davvero curiosa verso un colore così particolare, e poi perché ritenevo interessante prendere parte all’iniziativa all’iniziativa, finanziando un’idea che vuole ribadire, di nuovo, che l’arte è alla portata di tutti.

ESPERIMENTO E RECENSIONE #1

Eden 20

Ho eseguito il primo test su una tela 30×20 cm. Ho dipinto anche i lati, soprattutto perché ero curiosa di capire se l’opacità era tale da annullare l’effetto della profondità volumetrica, data dalla diversa rifrazione della luce. Ecco come è andata.

Il BLK3.0 si presenta così: piuttosto liquido, direi invitante.

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

Ho deciso di usare il colore direttamente sulla tela, senza prepararla in nessun modo.

Alla prima stesura mi è sembrato fin troppo leggero, sicuramente più liquido di quanto mi aspettassi, il che è un bene, visto che è bene non diluirlo in nessun modo. In seguito l’ho agitato meglio: non ero abituata a farlo con gli acrilici, che di solito non contengono acqua, ma in questo caso avrei dovuto pensarci prima. Alla seconda stesura, infatti, mi è parso più corposo.

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

Ho dato il colore in tre strati, lasciando ogni volta asciugare. Non ci mette molto, ma ho aspettato più del necessario tra uno strato e l’altro, per essere sicura di non portare via la base con il pennello umido della seconda mandata. Qui  in foto è ancora bagnato, subito dopo la prima stesura.

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

Eccolo asciutto, dopo la terza stesura. Appare uniforme, intenso, vero effetto matte senza riflessi, ma no, non è assoluto: si distingue molto bene la profondità della tela, dipinta anche sui bordi, il che significa che riflette la luce, anche se in minima parte.

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

La buona notizia è che, una volta asciutto, è una base eccellente per gli acrilici tradizionali. Ecco il piccolo esperimento, che ho intitolato “Eden 20”.

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

In particolare, mi piace la resa del dorato che, si sa, rende molto meglio su basi scure. In più, in questo caso, il contrasto tra l’opacità del nero e il colore metallizzato è decisamente d’effetto.

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

Conclusione

BLK3.0 appare opaco e profondo, nessun acrilico nero che abbia provato ha questa vellutata opacità, ma credo che esistano vernici più economiche che ci si avvicinano. Godibile e divertente, ma non una rivoluzione copernicana.
Per il prossimo tentativo, proverò ad applicarlo su diverse basi.

Nero assoluto, BLK 3.0 - Esperimenti di nero assoluto by ARTISTANTE

ESPERIMENTO E RECENSIONE #2

Una tela per la terra: BRACE

Dopo qualche studio, mi sentivo pronta per affrontare una tela più ampia. Ho scelto una 60×60 con uno spessore di 6 cm, per mettere in risalto l’effetto del nero. Il titolo vuole richiamare l’effetto devastate degli incendi che ogni anno privano la terra di consistenti fette di forseta e, di conseguenza, di ossigeno e biodiversità.

Acrilico su tela 60x60x6 cm BRACE - Paola Vagnoli
Acrilico su tela 60x60x6 cm BRACE - Paola Vagnoli

ESPERIMENTO E RECENSIONE #3

Come un gioco: PORTOLANO

Ho provato ad utilizzate il nero BLK3.0 su una tavola di legno, 30×24, anche questa con spessore di 6 cm. Il soggetto è una via di mezzo tra il tabellone di un gioco dell’oca e una mappa, sulla quale spicca una città affacciata sul mare.

Portolano, acrilico e blk3.0 su tavola, 30x24x6cm, Paola Vagnoli
Portolano, acrilico e blk3.0 su tavola, 30x24x6cm, Paola Vagnoli

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