Mi trovavo nelle profondità della Grotta del Vento in Garfagnana, quando la guida ci radunò in un luogo sicuro e spense le luci. Tutte le luci. Aspettai che l’occhio si abituasse alle tenebre, come di notte in una stanza buia, ma non accadde. Grazie ai rumori e all’eco sapevo che c’erano ancora persone e pareti di roccia intorno a me, ma non avevo mai sperimentato la più totale assenza di una fonte luminosa. Per quel che mi riguarda, quella fu la sola volta che vidi il nero assoluto.
Come abbiamo detto, un oggetto appare nero quando, dello spettro visibile di luce, non riflette che una minima parte. Il Nero Assoluto si avrebbe se l’oggetto, assorbendo tutto lo spettro luminoso, non riflettesse affatto. Ma si può produrre una tinta che sia in grado di opacizzare un oggetto a tal punto?
No, non siamo mai riusciti a riprodurre il nero assoluto, ma la tecnologia ci è andata vicina.
Esiste un materiale composto da nanotubi di carbonio in grado di trattenere fino al 99,96% delle radiazione dello spettro visivo: quindi, per noi, non ha colore e ci appare nero, di un nero assoluto, senza sfumature. Il nome commerciale di questo materiale è Vantablack, che sta per Vertically Aligned NanoTube Arrays Black ed è stato creato in Inghilterra dal National Physical Laboratory.
Ne è stata poi ricavata una vernice spray, che conserva quasi la stessa efficacia e che è stata concepita principalmente a scopi militari, ma qualcuno l’ha sperimentata per il marketing: la BMW ha presentato un concept della X6, nel 2019, completamente verniciato in Vantablack: lo ammetto, decisamente affascinante, ma non andrà in produzione.one.