VI. L’Innamorato
L’Innamorato è più folle del Matto, lo si capisce subito.
Una persona divorata dalla passione è felice e infelice allo stesso tempo. Vive giorni velocissimi, in cui la propria brama è l’unico argomento, l’unico oggetto del suo pensiero e l’unico scopo del suo respiro.
L’innamorato spera sempre di potersi rifugiare in un universo chiuso come un’alcova, sottraendosi agli sguardi e alle pretese del mondo. La dedizione alla propria passione è rappresentata dall’abbraccio, che però assume l’aspetto delle spire del serpente che non lasciano scampo alla preda. Imprigionato, con il cuore che non gli appartiene più, l’innamorato è comunque beato, come solo un folle può essere, e la sua beatitudine benedice tutto il creato.
Quando l’ho incontrato lungo questo percorso, ho trovato in lui calore e splendore, ma l’energia che consuma mi è sembrata di più di quella che è in grado di produrre. Per questo, per me l’Innamorato e l’arcano dell’entropia.