X. La Fortuna
Come tradizione vuole, ho rappresentato la Fortuna come una signora bendata, che regge la sua ruota, destinata a girare in eterno. La mia ruota non poteva essere che una ruota colorata, che gira in senso orario: dalla parte dei colori freddi, scende, mentre risale all’apice verso il rosso e i colori caldi.
Ai lati del capo della dea bendata, ho posizionato due stelle, che dovrebbero rappresentare quella buona e quella cattiva: dopo attenta riflessione, ho deciso di disegnarle identiche, perchè siano tra loro indistinguibili.
Al centro della ruota, ho voluto sostituire i raggi con le dita di una mano: da una parte, è immediato il richiamo alla fortuna che le chiromanti leggono sul palmo, ma un significato più profondo è legato al potere del fare.
L’uomo è fautore del suo destino? In che percentuale? Con la mano al centro della ruota, ho espresso la mia opinione.