V. Il Papa
In primo piano, campeggia il Libro, perché dalla conoscenza discende il potere del Papa. Il Libro, però, è rimasto nello studio, al chiuso, mentre il Papa è fuori, perché il suo ruolo non è quello di dispensare la conoscenza.
In questa mia interpretazione, infatti, il Papa non insegna la dottrina, non impartisce benedizioni e neppure conduce i fedeli: con il suo ampio mantello, egli non fa altro che proteggere i suoi adepti. Il suo sguardo è rivolto verso l’alto: ha un’espressione timorosa e, allo stesso tempo, attenta, come se fosse pronto a frapporsi fra il cielo e la terra.
Cosa c’è da temere? Forse, l’uomo non è pronto per la rivelazione completa, non può esporsi alla più totale consapevolezza del bene e del male e alla piena conoscenza. Il ruolo di tramite del Papa è di vitale importanza, come quello di un padre che tutela i figli, ma, proprio come nel caso di un padre troppo protettivo con la prole, la sua figura è anche molto ingombrante: mentre protegge i figli, li lascia in ombra, impedendo loro di affrontare la luce, ossia la verità.
Questo arcano mi parla della presenza di un diaframma protettivo, invocato e acclamato dal fedele, che, in fondo, preferisce rimanere il più a lungo possibile all’ombra della sicurezza, che rischiare di bruciare alla luce della conoscenza.